Cara Rosalba, ti parlo in questa maniera confidenziale perchè, a differen za della prima lettera che ti ho scritto dieci anni fa, ho avuto modo di conoscerti e di apprez zarti sempre pi e oggi ti consi dero una mia amica.
Dieci anni fa scrivevo ad una persona scono-sciuta per rin graziarla di avermi aiutato con la sua associazione e soprat tutto con “Casa San-tella”, in un momento difficilissimo della mia vita.
Proprio a Casa Santel la sono stata ospitata durante il periodo della mia malattia, una casa dove ho potuto meglio af frontare il periodo della mia ma lattia, una casa dove ho potuto meglio affrontare le sofferenze della terapia perchè per-cepivo in quell’appartamento il calore familiare, perchè tutto era cura to nei minimi particolari per ren dere l’ambiente più accogliente possibile.
Già allora avevo percepito che la regista di tutto ciò doveva essere una persona speciale con un cuore nobile e generoso.
Difatti non mi sono sbagliata, con il tempo ho potuto sempre più apprezzare la nobiltà del tuo cuore, la tua sensibilità, il tuo al truismo e la tua disponibilità.
La perdita della tua adorata Santella ha creato una ferita profonda nel tuo cuore, ma da que-sta ferita sgorga amore, amore verso gli altri e la tua forza è tua figlia che vive in te e in tutte le persone ammalate che benefi ciano della tua generosità trami te la Fon.Ca.Ne.Sa.
Io continuo a ringraziarti per tutto quello che fai, e sono felice che oggi dopo dieci anni posso continuare a ringraziarti. “I buoni amici sono come gli angeli, non c’è bisogno di veder li per sapere che ci sono”, accan to a me, dal 2001, ci sono due angeli:
un angelo in cielo che si chiama Santella ed un an-gelo in terra che si chiama Rosalba.
Grazie sempre e per sempre Adele Stevani
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LA LETTERA DI MILENA
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Carissima Sig.ra Massimino,
le scrivo queste due parole per ringraziarla di quello che ha fatto e che continua a fare per me, anzi per noi tutti ammalati.
Io quando la vedo mi sento più forte, perchè penso al lavoro che lei fa per farmi stare bene e far sì che questa malattia diventi un male guaribile.
Lei mi parla dell'angelo custode Santella, che mi sarebbe piaciuto conoscere, un angelo dal cuore grande come il suo, che nei momenti di sofferenza pensava al prossimo.
Sono sicura che Santella le starà sempre accanto e l'aiuterà nela sua missione.
Io la penso sempre e non finirò mai di ringraziarla.
Un bacio, Milena