CHI SIAMO

Avv. Ruggero Razza

Assessore alla Sanità
Regione Siciila

Sono tante le esperienze che sto collezionando da quando sono stato chiamato dal presidente Nello Musumeci a guidare il comparto della sanità siciliana: iniziative importanti, meritevoli di grande attenzione per le quali ogni giorno proviamo a fare sempre meglio, ma fra queste solo alcune restituiscono qualcosa all’anima.

Foncanesa rappresenta uno di questi casi, gra-zie soprattutto all’instancabile missione con-dotta da Rosalba Massimino: una donna che ha fatto dell’importanza della ricerca un’autentica ragione di vita. Se la signora Rosalba è divenuta un esempio per molti, Foncanesa, in particolare per ciò che rappresenta ‘Casa Santella’, è certa-mente un riferimento specie per quei cittadini che si trovano a vivere un momento delicato della propria esistenza, per loro stessi o per uno dei cari. Questa struttura è la rappresentazione pla-stica di uno dei traguardi raggiunti da Fonca-nesa, ma trovo altrettanto significativo ricordare la lungimiranza del premio “Santella Massimino” che ogni anno viene conferito ad un neo-laureato della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Catania, un ricono-scimento rivolto ai giovani, ma immaginato per assicurare un futuro alla ricerca.

Ecco perché da assessore alla Salute della Regione Sicilia, ma ancor prima da cittadino catanese, sono parti-colarmente onorato di lasciare questa testimo-nianza che trova spazio fra le pagine redatte da autorevoli protagonisti che hanno contribuito sensibilmente alla crescita di un progetto e alla cultura della nazione e della ricerca.

Avv. Ruggero Razza

Assessore alla Sanità Regione Sicilia

On. Salvo Pogliese

Sindaco di Catania

Nobiltà e sensibilità di cuore, rispetto per la dignità umana, accoglienza solidale, gene-rosità: sono solo alcuni dei valori che Rosalba Massimino e la Foncanesa hanno seminato negli anni, con dedizione e amore, per far ger-mogliare e irrobustire quel magnifico albero della solidarietà che oggi tutti noi conosciamo e apprezziamo.Un albero che affonda radici robuste nella “dura” terra e, allo stesso tempo, innalza rami-ficazioni rigogliose verso l’azzurro del cielo e i luminosi raggi del sole.

Perché ci può e ci deve essere la luce oltre il buio della sofferenza e della fatica, e ci può e ci deve essere un concreto orizzonte di futuro, per il singolo e per la collettività, in cima a solide e “sudate” fondamenta. E se è vero che un albero si riconosce dai suoi frutti, allora quello della Foncanesa è un ar-busto speciale, che impreziosisce la nostra terra e la apre con altruismo al mondo intero.Sono migliaia e migliaia i malati e familiari che, provenienti da diverse città italiane e stra-niere, hanno trovato aiuto e accoglienza nelle Case Santella.

On. Salvo Pogliese e la
Presidente Rosalba Massimino

Sono tanti i progetti di ricerca, le borse di studio e i premi di laurea che hanno accresciuto la valenza “scientifica”, oltre che solidale, di una realtà davvero straordinaria. Una comunità fatta di donne e uomini capaci di guardare negli occhi chi vive le difficoltà della vita e di dare amorevole sollievo, oltre che la confortante certezza del non sentirsi soli. Il dolore di una mamma che ha perso la fi-glia per un male brutale e aggressivo è stato trasformato, con intelligenza e generosità, in linfa vitale.

Grazie di cuore Rosalba, grazie di cuore Fon-canesa.

On. Salvo Pogliese

Sindaco di Catania

Prof. Francesco Basile

Rettore Università di Catania

Desidero offrire una testimonianza e dedicare un pensiero affettuoso e grato alla FON.CA.NE.SA. Onlus, la Fondazione Catanese per lo Studio e la Cura delle Malattie Neoplastiche del Sangue, da rettore dell’Università di Catania, da medico ma ancor prima da cittadino.Quanto realizzato negli ultimi trent’anni dai volontari della Fondazione su impulso della presidentessa Rosalba Zappalà Massimino, a favore dei pazienti che da tutta la Sicilia, ma anche dal resto del Paese e dall’estero, hanno bisogno di rivolgersi alle strutture assistenziali del Policlinico-Vittorio Emanuele, costituisce certamente un esempio di come il privato, e in particolare l’associazionismo, possa affiancarsi alle istituzioni pubbliche per supportarle nelle missioni dell’assistenza e della ricerca.

Un supporto proficuo e prezioso che riguarda, in particolare, lo studio sulla natura, sulla diagnosi, sul decorso e sulla terapia delle malattie neoplastiche del sangue, guardando tanto alle esigenze dei malati quanto agli sforzi dei giovani ricercatori attraverso un forte, autorevole e continuo richiamo alla solidarietà dei cittadini della nostra comunità.

Penso alla realizzazione e alla gestione di “Casa Santella” per il soggiorno sicuro e confortevole dei familiari dei degenti, con diverse migliaia di servizi offerti, e ancora alle numerose e partecipate iniziative che hanno consentito l’assegnazione di premi e borse di studio finalizzati a giovani medici e neo-specialisti in Ematologia interessati alla ricerca clinica e di laboratorio in campo oncoematologico.

Tale attività non può che meritare il plauso convinto e la piena collaborazione dell’Università degli Studi di Catania e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria, che infatti hanno trovato un fertile terreno d’intesa con la Fondazione per la recente realizzazione di una nuova Casa di accoglienza “Casa Santella” nell’area del Policlinico, a pochi metri dal nuovo reparto di Ematologia.Tutto ciò è certamente il frutto di un iniziale coraggioso gesto di amore, che si propaga e amplifica ormai da tanti anni, coinvolgendo sempre più persone e diffondendo ovunque i segni tangibili di quella originaria volontà di promuovere il bene e di manifestare concretamente la vicinanza verso chi soffre, sperando un giorno di trovare la ‘formula’ per sconfiggere queste infami patologie.

Un gesto d’amore verso il quale tutti noi proviamo ammirazione e riconoscenza.

Prof. Francesco Basile

Rettore Università di Catania

Giampiero Bonaccorsi

Dir. Gen. F.F.

L’Azienda Policlinico - Vittorio Emanuele è sempre grata alla Fondazione Catanese per la Diagnosi e lo Studio delle Malattie Neoplastiche del Sangue (FONCANESA) per l’incessante attività svolta a supporto dell’Oncoematologia. In tutti questi anni il ruolo di questa fondazione a fianco dell’unità operativa di Ematologia è stato determinante, perché ha inciso profondamente sulla sua crescita e sul suo sviluppo.La sua attività di supporto alla ricerca scientifica attraverso il finanziamento di borse di studio e progetti di ricerca ha permesso alla nostra struttura di raggiungere risultati all’avanguardia nella cura delle malattie Oncoematologiche, ma soprattutto ha permesso ai pazienti siciliani colpiti da queste delicate patologie di essere curati in maniera eccellente, rimanendo nella propria realtà territoriale, senza doversi sobbarcare i disagi e gli spostamenti lunghi e costosi verso luoghi di cura più lontani o rinomati.

Il recente trasferimento dell’Unità Operativa di Ematologia con trapianto di Midollo Osseo dal Ferrarotto al Policlinico è stato accompagnato dalla presenza costante della Foncanesa, che ha inaugurato e messo a disposizione di tutta l’Azienda una casa di accoglienza per pazienti fuori sede che nulla ha da invidiare a una struttura alberghiera, per estetica, comfort e per attenzione agli ospiti. L’attività di “Casa Santella”, permette di accogliere in maniera comoda e dignitosa pazienti e loro familiari di fuori provincia o stranieri che nella casa trovano ospitalità e conforto, e costituisce il vero fiore all’occhiello dell’attività di questa associazione.

Nello spirito di dedizione al paziente proprio della Foncanesa gli eventuali posti lasciati liberi dai pazienti di Ematologia vengono fatti fruire anche a pazienti e loro familiari curati in altre U.O. aziendali, che necessitano di alloggio, rendendo, pertanto un servizio a tutta la nostra organizzazione.Alla Presidenza, al Comitato Organizzativo e a tutti i sostenitori della Foncanesa, a nome di tutta l’Azienda, vanno i miei più sentiti ringraziamenti e gli auguri di raggiungere traguardi sempre più prestigiosi nell’interesse dei pazienti e del loro diritto ad usufruire di cure sempre più “umane”

Giampiero Bonaccorsi

Dir. Gen. F.F.

Salvatore Malandrino

Regional Manager UniCredit S.p.A.

È ormai da diversi anni - sottolinea Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit, - che la banca collabora con la Fondazione presieduta dalla dott.ssa Rosalba Zappalà Massimino. In particolare attraverso le nostre filiali vendiamo i biglietti per la lotteria promossa dalla Fon.Ca.Ne.Sa. Onlus. L’iniziativa costituisce una delle diverse attività con cui UniCredit testimonia concretamente la sua presenza nel territorio siciliano: una presenza attiva nell’economia al fianco delle imprese e delle famiglie ma anche una particolare attenzione ai problemi della sofferenza e della solidarietà. Queste iniziative ci consentono di testimoniare con fatti concreti il nostro ruolo di banca per il territorio, particolarmente attenta alle esigenze delle comunità locali in cui opera.

Ringrazio la nostra clientela che dimostra ogni anno una grande sensibilità nella partecipazione alla lotteria di beneficenza”. È ormai conclamata la stima e la vicinanza di UniCredit all’azione sociale della Fondazione e l’impegno dato ogni anno dalla Banca conferma il sincero interesse a contribuire a tutte la attività svolte dalla Foncanesa, in particolar modo il sostegno alla ricerca scientifica e alle attività socio assistenziali attraverso l’ultima creatura “Casa Santella” inaugurata il 24 Ottobre 2016 all’interno dell’Azienda Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania che accoglie gli ammalati e i parenti degli stessi.

Salvatore Malandrino

Regional Manager UniCredit S.p.A.

Saverio Continella

AlLa luce del consolidato rapporto di collaborazione istauratosi oltre un decennio fa, ritengo Fon.Ca.Ne.Sa. una risorsa unica che rappresenta, per Catania e per la Sicilia, la realizzazione più autentica del concetto di sussidiarietà. Sussidiarietà che si fonda sulla pluralità dei soggetti in campo, con ruoli e responsabilità ben distinti, che operano in un’ottica mutualistica che ammortizza i deficit degli organismi pubblici deputati e crea valore per la vita di tutti noi.Negli anni Fon.Ca.Ne.Sa. è stata ed è oggi un esempio importante che apre alla speranza perché non si limita, come fanno alcuni interpreti della sussidiarietà, ad operare interventi sostitutivi dei soggetti pubblici, bensì mobilita persone che con le loro competenze, idee ed esperienze contribuiscono alla produzione, cura e sviluppo del bene comune.

Il senso della missione e l’operosità che guidano, quotidianamente, le persone operanti in tale contesto, rappresenta poi una garanzia di vitalità e di coesione del nostro territorio, che ci aiuta a guardare con fiducia al futuro alimentando quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e la disgregazione.

Saverio Continella