I pazienti imparano a riconoscere la malattia
articolo pubblicato sul giornale "La Sicilia" il 4 Luglio 2023
Aiutare i pazienti ad affrontare la malattia aggiungendo alla loro dolorosa esperienza la conoscenza diretta della patologia attraverso la guida e l'insegnamento degli specialisti. Oggi, come noto, il paziente da fin troppo credito alle notizie, spesso senza alcuna base scientifica, che la rete diffonde sulle malattie, terapie comprese.
Ecco perché assume un significato importante l'iniziativa, arrivata quest'anno alla sua quinta edizione, della Fon.Ca.Ne.Sa (Fondazione per la Cura delle Malattie Neoplastiche del Sangue) dal titolo “L'ematologia incontra i pazienti”.
«Lo scopo resta quello di aggiornare i pazienti non solo sulle caratteristiche cliniche delle patologie da cui sono affetti - ,spiega la presidente, Rosalba Massimino ma anche sulle recenti scoperte e sugli studi che hanno permesso di guardare alle patologie neoplastiche ematologiche come a delle condizioni che adesso hanno ampie prospettive di lunghe sopravvivenze e addirittura di guarigione».
«In questa edizione abbiamo voluto soffermarci con i pazienti sulle malattie mieloproliferative e linfoproliferative croniche che rappresentano le patologie più frequenti» aggiunge il direttore dell'Istituto di Ematologia dell'Uníversità, Francesco Di Raimondo che ha coordinato l'incontro con gli interventi di Antonio Cuneo docente di Ematologia dell'Università di Ferrara, Giuseppe Palumbo, docente di Ematologia UniCt, Ugo Consoli, direttore Ematologia e Santi Sciacca, direttore Medicina Trasfusionale, entrambi dell'Arnas Garibaldi che ha permesso agli specialisti di illustrare gli aspetti più attuali ma in modo facilmente comprensibile e successivamente sugli aspetti diagnostici e terapeutici, i quesiti delle diverse malattie da parte di pazienti e loro familiari.
Uno spazio è stato dedicato ad aspetti che esulano dalla gestione strettamente medica ma che hanno una importanza fondamentale nella gestione complessiva del paziente quali il supporto psicologico e nutrizionale compreso il supporto di uno specialista di immagine che ha fornito suggerimenti su come, stemperare quelle modificazioni estetiche indotte dalle terapie che spesso sono causa di disagio soprattutto per le giovani donne.
Sono intervenuti gli specialisti del benessere: la psicologa Mimy Tavormina, la nutrizionista Simona Cantagallo, l'estetista oncologica Rosamaria Rapisarda e i pazienti e gli ospiti di “Casa Santella” che con la loro presenza e brevi interventi hanno testimoniato quanto sia fondamentale la Casa per coloro che arrivano da ogni provincia sicíliana e possono contare anche sulla vicinanza all'Azienda Policlinico.
Casa Santella, nata all'interno del Policlinico, accoglie gli ammalati ed i loro cari gestendo una media di 1.500 presenze l'anno.