
L'Assessore Pippo Pagano
Non bisogna lasciare mai soli coloro che sono afflitti da malattie gravi. Per questo motivo la Provincia regionale di Catania da anni sostiene la Fon.ca.ne.sa. e costantemente risponde all’appello della sua infaticabile Presidente, la signora Rosalba Massimino, che con il suo impegno civile dimostra a tutti noi come l’azione dell’uomo, se ben diretta, può cambiare profondamente la realtà.
A 25 anni di distanza dalla sua istituzione, la Fondazione creata in ricordo di Santella Massimino, vittima ventenne della leucemia, addita a tutti noi un modello di vicinanza al mondo dei malati, offrendo: borse di studio per riconoscere l’eziologia e il trattamento dei sintomi correlati alle malattie del sangue, strategie di intervento per una migliore sopravvivenza dei malati, iniziative di sensibilizzazione, case di accoglienza e dotazioni strutturali per i degenti e per le loro famiglie.
Tali risultati, encomiabili e meritori, sono stati conseguiti anche per merito della Cattedra e della Scuola di specializzazione in Ematologia, a cui si affianca l’impegno dei medici e degli operatori sanitari dell’Ospedale Ferrarotto. Bisogna inoltre lodare il supporto dei volontari e dei semplici cittadini benefattori, che auspicano qualsiasi mezzo per accrescere le speranze di vita e portare a completa guarigione chi è affetto da malattie onco-ematologiche.
Tutti noi sappiamo che la neoplasia è una sventura che tocca drammaticamente moltissime persone. Le Politiche sociali hanno il dovere di accrescere la rete di protezione per coloro che devono adattarsi alla nuova situazione di malattia
Come assessore provinciale al ramo voglio ricordare che la Provincia regionale di Catania è tra i finanziatori del progetto “Casa Santella” ed ha firmato un disciplinare con la Fondazione catanese per lo studio e la cura delle malattie neoplastiche del sangue per provvedere alla gestione della Casa di accoglienza e per venire incontro alle sempre maggiori richieste di alloggio.
Pippo Pagano
Assessore Provinciale alle Politiche sociali