Sostieni insieme a noi la ricerca sulle malattie neoplastiche del sangue a supporto della Divisione Clinicizzata di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele  ed a portare avanti la Casa di Accoglienza "Casa Santella", Pad. 8 Via Santa Sofia, 78 - 95123 Catania, realizzata per i pazienti trattati in Day Hospital e per i familiari dei degenti provenienti da diversi reparti degli ospedali di Catania.

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14 foto rassegna stampa ventennale

dott. Francesco Di Raimondo

Grazie alla Fondazione numerosi giovani hanno avuto l’opportunità di affinare le proprie conoscenze con stages all’estero, trasferendo poi le loro esperienze presso i laboratori dell’Ematologia di Catania

Un apporto molto importante è stato rappresentato dalla istituzione di borse di studio per l’estero delle quali hanno goduto giovani ematologi catanesi. L’istituzione di queste borse di studio ha permesso da un lato all’Istituto di Ematologia di mantenere vecchi rapporti di collaborazione, e di crearne nuovi, con prestigiosi istituti di ricerca esteri, dall’altro ha consentito ai giovani ricercatori catanesi di affinare certe conoscenze metodologiche ma soprattutto di acquisire una maturità scientifica che ha consentito l’ideazione e lo sviluppo di nuovi filoni di ricerca. Peraltro, il Comitato Scientifico della Fon.Ca.Ne.Sa. ha sempre cercato di privilegiare le ricerche di tipo translazionale, dove cioè i risultati della ricerca potessero avere una ricaduta pratica e una immediata applicazione “sul campo”, per una migliore gestione delle malattie oncoematologiche. Del resto la Fon.Ca.Ne.Sa. ha ampiamente dimostrato che il fine ultimo delle sue attività deve essere il miglioramento della gestione complessiva del paziente e le “Case di Accoglienza” ne sono una testimonianza. Ma anche il supporto della ricerca va in questa direzione.

Noi riteniamo che nell’ambito della ricerca clinica e della ricerca traslazionale, un buon ricercatore è necessariamente anche un buon medico. Per condurre una ricerca che sia apprezzabile, occorre non solo conoscere bene l’argomento ma affinare anche la capacità di identificare le zone oscure del sapere scientifico, quelle zone non ancora del tutto esplorate e nelle quali c’è spazio per programmare una ricerca. La ricerca per definizione deve essere condotta su argomenti nuovi e questo obbliga il ricercatore ad aggiornarsi e chi fruisce di questo aggiornamento non è solo il ricercatore ma anche ovviamente il paziente affetto dalla malattia oggetto della ricerca.

La ricerca è competitiva e quindi occorrono idee nuove, esplorazione di nuove vie e di nuove possibilità terapeutiche delle quali alla fine è sempre il paziente a giovarsi. I ricercatori finanziari dalla Fon.Ca.Ne.Sa. per i loro “stages” all’estero hanno pienamente onorato questo spirito del finanziamento della ricerca volto a migliorare lo standard qualitativo della assistenza e hanno acquisito metodologie operative che trasferite poi nei nostri laboratori, hanno permesso di avviare diversi filoni di ricerca presso i laboratori dell’Ematologia di Catania. La Fon.Ca.Ne.Sa., dal conto suo, non si è limitata ad inviare i giovani ricercatori all’estero ma ha anche onorato il suo compito istituzionale con il supporto finanziario di alcuni progetti di ricerca che sono strati svolti presso i laboratori dell’istituto di Ematologia di Catania. Fra i filoni di ricerca supportati dalla Fon.Ca.Ne.Sa. vanno certamente ricordati gli studi condotti sull’angiogenesi in oncoematologia. In particolare, lo studio che ha valutato l’importanza dei fattori angiogenetici nel mieloma multiplo è stato presentato ad un Workshop internazionale che si è tenuto a Stoccolma nel settembre del 1999 e poi è stato oggetto di pubblicazione su una rivista internazionale. Le ricerche sull’angiogenesi finanziate dalla Fon.Ca.Ne.Sa. sono state poi estese alle malattie mieloproliferative ed in particolare alla mielofibrosi e i risultati di queste ricerche sono stati presentati al congresso della Società Americana di Ematologia nel 1999 e poi anche questi pubblicati su una rivista internazionale. La acquisita notorietà in questo ambito scientifico ci ha anche permesso di contattare una serie di ricercatori considerati delle autorità internazionali sulla angiogenesi neoplastica e di coinvolgerli nella stesura di un volume pubblicato poi come supplemento di una rivista internazionale e dedicato tutto alla angiogenesi in oncoematologia.

Negli ultimi anni la Fon.Ca.Ne.Sa. ha anche finanziato uno studio squisitamente clinico volto a valutare l’importanza e l’attendibilità di una procedura diagnostica denominata Ecoendoscopia nella valutazione della risposta al trattamento nei pazienti affetti da linfoma gastrico. I risultati di questa ricerca sono stati presentati al Congresso della Società italiana di Ematologia del 2005 e il manoscritto è stato sottomesso per la pubblicazione su una rivista internazionale.

Di recente la Fon.Ca.Ne.Sa. sta supportando un altro filone di ricerca volto ad investigare e comprendere meglio il ruolo del microambiente midollare nella resistenza ai farmaci e la fisiopatologia della malattia ossea nel Mieloma Multiplo e in questo senso non solo sono in corso studi presso i nostri laboratori ma la Fon.Ca.Ne.Sa. ha anche istituito una borsa di studio che ha permesso ad uno specializzando dell’istituto di Ematologia di Catania di recarsi all’estero presso uno dei centri più prestigiosi per lo studio del mieloma multiplo e lì di condurre delle ricerche avanzate nell’ambito di nuovi approcci per il trattamento delle lesioni ossee nei pazienti affetti da mieloma.

Sono state anche finanziate borse di studio per biologi che hanno svolto la loro attività presso l’Istituto di Ematologia di Catania. Fra questi da segnalare uno studio sulle cellule staminali del cordone ombelicale e uno sullo studio del telomero come indicatore di staminalità, ambedue condotti dal dott. Benedetto Farsaci sotto la guida del dott. Giuseppe Milone.

Dall’anno accademico 1996/1997 ad oggi, la Fon.Ca.Ne.Sa. ha istituito un premio speciale annuale denominato “Premio di Laurea Santella Massimino” da assegnare ad un neolaureato in Medicina e Chirurgia con un brillante curriculum universitario e che abbia svolto una tesi sulle malattie neoplastiche del sangue.

Negli anni sono stati premiati i seguenti neolaureati con le rispettive tesi: Queste iniziative, oltre all’elevato impatto sulla ricerca scientifica dell’Istituto di Ematologia di Catania permettono anche di acquisire nuove metodologie che, trasferite nei nostri laboratori, consentono di migliorare la diagnostica delle malattie oncoematolofiche con conseguente vantaggio non solo per la ricerca ma anche per un sempre più moderno trattamento dei pazienti.

Francesco Di Raimondo

Direttore Scuola di Specializzazione in Ematologia
Università di Catania